Il CEO di Google ha approvato un accordo pubblicitario illegale con Facebook, affermano gli Stati

(Bloomberg) - Sundar Pichai, amministratore delegato di Google e della sua casa madre Alphabet Inc., ha approvato personalmente quello che i procuratori generali dello stato ritengono essere un accordo illegale con Facebook per manipolare il mercato della pubblicità digitale, secondo un nuovo deposito del tribunale degli stati.

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I dettagli della presunta approvazione del patto da parte dell'amministratore delegato sono stati rivelati venerdì in una denuncia antitrust modificata contro Google presentata da una coalizione di stati guidata dal procuratore generale del Texas Ken Paxton. Il caso, depositato per la prima volta nel dicembre 2020, accusa l'azienda di abusare del proprio potere sul vasto ecosistema digitale in cui vengono acquistati e venduti annunci online.

Al centro della denuncia c'è l'accordo del 2018 tra Google e Facebook, che Google ha chiamato in codice Jedi Blue. L'accordo aveva lo scopo di "uccidere" uno strumento pubblicitario che stava guadagnando popolarità tra gli editori e che Facebook supportava, secondo gli stati.

Google ha visto il ruolo di Facebook come una minaccia competitiva per la sua redditizia attività pubblicitaria, affermano gli stati. Per convincere Facebook ad abbandonare lo strumento alternativo preferito dagli editori, ha accettato di offrire alla società di social media vantaggi nelle aste pubblicitarie online instradate attraverso la tecnologia di Google, affermano gli stati.

Secondo il nuovo deposito del tribunale, Pichai ha firmato personalmente i termini dell'accordo, così come Sheryl Sandberg, direttore operativo della società madre di Facebook Meta Platforms Inc.

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Sandberg aveva descritto l'accordo con Google come "un grosso problema strategicamente" in un thread di posta elettronica che includeva il CEO di Meta Mark Zuckerberg, secondo la denuncia, in cui afferma che i dirigenti di Meta hanno detto a Zuckerberg di aver bisogno della sua approvazione per andare avanti con l'accordo.

Google ha dichiarato in una dichiarazione che la sua attività pubblicitaria opera in un mercato altamente competitivo.

"La denuncia di AG Paxton è piena di inesattezze e priva di fondamento legale", ha affermato Google.

Meta, che non è un imputato nella causa degli stati, ha affermato in una dichiarazione che l'accordo con Google ha aumentato la concorrenza per i posizionamenti degli annunci, a vantaggio di editori e inserzionisti.

Il caso è Texas v. Google LLC, 21-cv-06841, US District Court, Southern District of New York (Manhattan).

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Fonte: https://finance.yahoo.com/news/google-ceo-approved-illegal-ad-200529266.html